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La scelta dei Missionari d’Africa è di non vivere mai da soli.
Viviamo in comunità. Predichiamo l’amore fraterno, innanzitutto con la testimonianza della vita di comunità che riunisce padri e fratelli, di origine, cultura, età e sensibilità diverse, riuniti tutti dalla stessa passione per il Vangelo. Viviamo, preghiamo e lavoriamo insieme.
E questo fin dall’inizio della nostra formazione.

Nella vita attiva e nei momenti di preghiera, lode, offerta, ricerca e discernimento, dobbiamo essere all’ascolto della volontà di Dio.
La nostra giornata è ritmata da tempi di preghiera comunitaria (Eucaristia, Lodi, Vespri), da tempi di preghiera silenziosa e personale e da tempi di approfondimento con la lettura della Bibbia o testi di spiritualità.
Insieme ci sentiamo corresponsabili dell’opera da compiere. Non concepiamo progetti personali. Tutti i nostri impegni sono presentati alla comunità durante il Consiglio settimanale dove elaboriamo e valutiamo tutte le nostre attività.
Il fatto di vivere in comunità aiuta tutti noi a collaborare gli uni con gli altri e a condividere quello che stiamo vivendo.

Il nostro stile di vita, secondo lo Spirito di Gesù, deve essere semplice, in solidarietà con l’Africa che soffre e lotta per la sua libertà.
In comunità, cerchiamo di procurarci il necessario per vivere, lavorare e condividere.
“Gesù non è venuto per imporre strutture o per realizzare progetti, è venuto semplicemente, fraternamente, per incontrare i piccoli”.
Seguendo il suo esempio, diamo la priorità all’incontro con l’altro, nella sua specificità, perché crediamo che ognuno è amato da Dio e salvato in Gesù Cristo.
Incontrare l’altro significa amarlo in modo gratuito e ammirare l’azione di Dio nella sua cultura, cercare assieme a lui la verità e lottare per il rispetto di tutti i suoi diritti.
L’incontro con l’altro esige di chiedere e concedere il perdono, e di cercare il momento propizio per pregare insieme.